mercoledì 7 luglio 2010

I meriti della wii fit

La wii fit ha un grande merito, quello di farci divertire ma nel frattempo di poterci cambiare fisicamente.
Si basa su due principi fondamentali: le contrazioni isometriche, e la propriocettività.
Quindi quando qualcuno vi chiede "perchè hai comprato la wii fit, che non fa nulla...?" Rispondete....

Le contrazioni isometriche.
E’ un sistema di allenamento sul quale si basa lo yoga, il pilates o altre discipline dove, apparentemente non accade nulla, ma in realtà stiamo tonificando ed allenando un muscolo.
Per contrazione isometrica si intende una contrazione statica, dove non esiste movimento, quindi non si produce apparentemente lavoro, anche se per far ciò si deve far fatica; ad esempio se prendete un sacchetto della spesa in mano (possibilmente pieno) e flettete l’avambraccio verso la spalla, il muscolo bicipite (quello posto davanti al braccio, quello che mostra braccio di ferro quando mangia gli spinaci), si contrae, ovvero si accorcia e diventa più voluminoso. Restando in quella posizione per un numero x di secondi, sebbene, non stiate facendo alcun movimento, il muscolo stesso si stà allenando. Questo ripetuto per un numero x di volte.
Così in molti esercizi della wii fit, rimarrete fermi a vantaggio di un miglioramento del muscolo contratto interessato.
La tecnica è ampiamente usata nella riabilitazione, a tutti i livelli, è un sistema molto valido e scientifico nel recupero globale dell’atleta, e non, utilizzato da tutti i fisioterapisti.
Chi ha subito un intervento, chi si è fatto male, chiunque abbia fatto un po’ di rieducazione l’ha provato.

Quindi, come letto qua e la, non è vero che se non vi muovete o non spostate dei quintali non vi state allenando; se ciò non vi soddisfa, andate a lavorare per un’azienda di traslochi.

Ricordatevi infine che sono i piccoli cambiamenti che stravolgono la vita, anche quella metabolica, fisiologica, biologica.

La propriocettività
L’argomento è di particolare interesse, visto che Wii Fit propone uno svariato numero di esercizi, atti a migliorare questa funzione.
I propriocettori sono “terminazioni nervose” (motoneuroni, neuroni che si occupano del movimento) che inviano impulsi al cervello (secondo un processo piuttosto complesso di meccanismi), che hanno la funzione di controllare l’attività muscolare; quelli posti sotto il piede, ad esempio, hanno il compito di registrare le variazioni di appoggio della pianta, e nel caso di alterazione della stabilità, avvertire del pericolo, e far contrarre o rilassare i muscoli che dovranno garantirci l’equilibrio.
Se provate a mettervi in punta di piedi, vedrete che una serie di aggiustamenti muscolari vi assicureranno la possibilità di mantere la posizione; si contrarranno i polpacci, il bacino basculerà, e trovando un adattamento servendosi anche del busto, delle spalle, della testa, ed alcuni di voi, involontariamente, alzeranno le braccia per non cadere.
Tutto questo è avvenuto senza controllo, non si decide come e quali muscoli utilizzare per rimanere in piedi, sarebbe troppo lento, difficile, e si cadrebbe.
I propriocettori sono gli occhi del nostro equilibrio e dello spazio che occupiamo, un vero e proprio sesto senso; se alziamo un braccio, sappiamo dov’è anche se non lo guardiamo, perché sentiamo che è in quella determinata posizione; se correndo stortiamo un piede, il passo successivo tenderà a garantirsi un appoggio globale della pianta e il corpo fermerà la corsa, istintivamente.
Gli esercizi per migliorare la propriocettività sono talmente importanti che, nelle riabilitazioni post-traumatiche, ricoprono un ruolo fondamentale nel recupero delle funzionalità della parte lesa, non solo, dopo un trauma, le informazioni che i motoneuroni trasmettono non sono più corrette e vanno “rimappate” con tali esercizi, onde evitare recidive o problemi ad altri distretti corporei.
I motivi credo siano piuttosto evidenti, questi tipi di esercizi, con palloni, tavolette basculanti ed altri attrezzi, fanno parte ormai degli allenamenti di atleti professionisti in quasi tutte discipline sportive, per migliorarne le performance in gara, poiché:
·    sviluppano una sensibilità che migliora i riflessi (reazioni più pronte agli avvenimenti imprevisti);
·    aumentano la forza istantanea (maggiore opposizione a movimenti inattesi);
·    danno stabilità;
·    riducono le possibilità di incidenti dovuti all’equilibrio;
·    danno qualità al gesto atletico;
·    e per noi, aiutano a fare gli esercizi Wii Fit con più sicurezza.

Questo tipo di esercizi è bene praticarli da scalzi, poiché un piede con le scarpe non è un piede “intelligente”.

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